Albert Camus e la Filosofia dell’Assurdo

❝ Non c’è destino che non si superi con il disprezzo. ❞ – A. Camus

Albert Camus non cercava risposte facili.
Non prometteva paradisi, né consolazioni.
La sua filosofia nasce nel cuore di un conflitto: il bisogno umano di senso contro il silenzio dell’universo. Ed è proprio lì, in quel vuoto, che nasce ciò che lui chiama: l’assurdo.

Cos’è l’assurdo per Camus?

L’assurdo è ciò che accade quando l’anima chiede risposte e il mondo tace.
Quando cerchiamo un significato oggettivo e non lo troviamo.
Ma per Camus, questo non è un motivo per arrendersi. Anzi: è l’inizio di una vera libertà.

Riconoscere l’assurdo non è cedere alla disperazione.
È accettare la realtà nuda, e scegliere comunque di vivere, agire, creare, amare.
In un certo senso, è proprio l’assenza di senso oggettivo che rende la nostra esistenza unica, irripetibile, nostra.

Il Mito di Sisifo: trovare felicità nell’infinita fatica

Nel suo celebre saggio Il mito di Sisifo, Camus ci offre un’immagine potente:
un uomo condannato a spingere un masso su per una montagna, solo per vederlo rotolare giù ogni volta.

Un gesto privo di scopo. Eppure, Camus ci dice che dobbiamo immaginare Sisifo felice.

Perché?
Perché la grandezza dell’uomo sta nella sua coscienza, nella sua ribellione lucida, nella sua libertà di dire “sì” alla vita anche senza un perché.
Sisifo è l’eroe dell’assurdo: non si illude, ma continua.

Vivere senza illusioni, ma con intensità

La filosofia dell’assurdo ci sfida a non aspettare che la vita ci dia risposte.
A vivere come atto creativo, a trovare bellezza nei gesti quotidiani, anche se non portano “altrove”.

È una forma radicale di presenza.
Non fuga, ma accettazione coraggiosa.
Non nichilismo, ma un amore profondo per la vita, così com’è.

Camus oggi: una bussola nel caos moderno

In un mondo sempre più incerto, in cui le certezze si sgretolano, Camus ci parla come pochi altri.
Ci invita a non delegare il senso, ma a costruirlo nel presente, con le nostre mani.

“𝑳𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒖𝒏 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒍𝒆𝒎𝒂 𝒅𝒂 𝒓𝒊𝒔𝒐𝒍𝒗𝒆𝒓𝒆, 𝒎𝒂 𝒖𝒏’𝒆𝒔𝒑𝒆𝒓𝒊𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒂 𝒗𝒊𝒗𝒆𝒓𝒆.”

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E tu?

Come affronti l’assurdo nella tua vita?

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